22/10/07

Ombretto


Qualche sera fa, su RTL, canale nazionle tedesco, è andata in onda un'intervista ad Armin Meiwes, il cannibale di Rotenburg che qualche anno fa ha invitato presso la propria maison un uomo da cannibalizzare (con assenso da parte dell'ospite). La cena si svolse con un antipasto di anestetizzanti e antidolorifici seguiti da una zuppetta fatta col piccolo generale della vittima ed una macabra cena per i particolari della quale vi rimando all'articolo.
Il punto della questione non è il fatto accaduto, di per sè raccapricciante, ma è la tipologia di notizie che vengono fornite agli ascoltatori tedeschi.
Spesso penso in Italia ci si scandalizzi per molto meno ma, si sa, l'Italia è un paese bigotto (e falso nei confronti dei cittadini); in questo caso è la Germania a svegliarsi con l'amaro in bocca per un evento molto più grave, a mio avviso. Qual'è la differenza tra i due paesi: che nel Bel Paese ciò che fa scandalo sono le minchiate giornaliere senza nessuna importanza nè risvolto sulla vita dei più mentre passano totalmente inosservate le notizie di un certo rilievo (vedasi l'auto della polizia che a Meda ha investito una donna sulle striscie pedonali..) mentre in Germania quelle notizie "indecorose e danneggianti il pudore comune" vengono relegate in un spazio televisivo di 15 minuti prima del TG serale mentre temi ben più toccanti e di costume (seppur difficili da digerire) vengono mostrati apertamente, magari in prima serata, magari in maniera violenta. Che poi gli spettatori si lamentino ed i giornali ne parlino apertamente, questo non può che fare del bene all'informazione in un paese che troppo spesso nel recente passato, si è visto zittito dall'interno e dall'esterno. Ben vengano le proteste, ben venga il dialogo ed il confronto ma su temi che ne valgano la pena: quanti di voi sanno che in Germania vivono 10mila potenziali cannibali? E quanti conoscono il disturbo o le motivazioni di un tale comportamento? Io non lo sapevo, ora forse ne so qualcosa in più.
Se l'identità di un popolo si misura dal coraggio di esporre le proprie ferite, beh direi che l'Italia è il paese del maquillage...

Nessun commento: