20/05/07

All'inferno e ritorno



Venerdì sera. Sono disfatto, distrutto, dormito 5 ore la notte precedente..L'uscita non si può evitare, però, nè si vuole farlo. Le altre giovini escono di casa alle 2330, io mi dedico alla cura dell'intestino, poi le raggiungo alla stazione di OstKreuz. Normalmente, in una metropoli,una stazione del metrò come OstKreuz sarebbe scenario di stupri di massa, scippi, esplosioni e carnevali brasiliani dato il suo aspetto più simile al rimasuglio di un gulag russo che ad un luogo pronto ad accogliere treni; in realtà il fascino di questa location è proprio questo: la sua fatiscenza mescolata al totale animo di festosità che la pervade durante le notti del fine settimana.
Ritornando a noi, la destinazione del viaggio da OstKreuz è l'Arena di Berlino: ex fabbrica rimaneggiata per accogliere quella che secondo me è uno spettacolare esempio di locale per musica elettronica. Arredamento interno ancora intatto, con regolatori di pressione, cisterne, scalette in metallo e quant'altro, illuminazione fioca e appositamente insufficiente, corridoi stretti e volumi incastrati l'uno nell'altro, musica coinvolgente da farti uscire di testa. All'ingresso ci fanno entrare subito, senza attesa, perchè al tipo alla porta facciamo simpatia data la nostra statura da nani =) La musica entra subito nelle orecchie (minimal techno), si beve, si fanno un paio di giri, si balla..Ognuno in quella sala è alle stelle con l'umore, incontro un bolognese che nella foga di raccontare mi lava la faccia con la propria saliva, incontro un fiorentino che nella foga di raccontare ciò che ha vissuto mi perfora un orecchio con le proprie urla, incontro una giapponese che nella foga di chiedermi una pastiglia di ecstasy ride come la mucca dei formaggini francesi..in tutta sta foga, un po'mi ammorbo e le gambe diventano budino..sì, perchè noi siamo entrati in sto posto alle 2 e la serata tipica prevede di non riuscirne prima del mattino...così inizia un lungo travaglio durante il quale guardo le mie amiche possedute che ballano come ossessi mentre io mi accascio sempre più contro il muro, su una cassa, su un divanetto....finalmente alle 730 (!) si decide per uscire dall'antro...Luce già fortissima, ci si incammina verso casa..le serate diventano sempre più dure, massacranti, difficili ad una certa ora...gente persa per strada, persone rovinate, un senso di libertà assoluto, di squallore in alcuni casi..un ragazzo dorme accasciato contro una recinzione, due bevono ancora..alcuni entrano nei locali ora...Berlino è anche questo..delirio...

2 commenti:

Umbe ha detto...

Albe, ho prenotato l'aereo: quando arrivo lì o ti riporto di forza a casa, o mi pianto a Berlino anche io! Viva le giapponesi che ridono come mucche! O__O

Iumberg ha detto...

Tu sei pazzo...ma fai bene!!
verro a trovarti,organizzo un pulman, a patto che ospiti tutti...tanto da mangiare ne fanno sempre in abbondanza in casa tua...