28/01/08

Mi cascasse una bomba in testa...



Una settimana fa ho visitato (per voi,solo per voi dato che non c´é stato il modo di andarci...) due bunker sotto Berlino (berlinerunterwelten). Devo dire che, per quanto abbia capito (circa il 2,5% delintero parlato crucco), il tour mi ha emozionato alquanto (anche se mi aspettavo un giro con una metropolitana decappotabile, qualche esplosione ed una falsa emergenza in stile "Questa non é un´esercitazione! Tutti dietro le porte d´acciao!!!") e mi ha fatto, in alcuni tratti, riflettere molto.
Il primo bunker, in disuso, risale alla II Guerra Mondiale ed é un formicaio di cemento armato che si dirama per diverse centinaia di metri al di sotto di un quartiere centrale della cittá. Nonostante i ripetuti bombardamenti subiti durante il conflitto, é ancora intatto e stabile. Al suo interno si trovano macchinari, qualche vestiario e molte foto che ritraggono l´interno cosí come era in originale. Geniali alcune idee. Esempio: strisce di vernice fluorescente corrono lungo le pareti e la loro funzione era indicare la via qualora la corrente elettrica ( e di conseguenza le luci) fosse stata interrotta.
Il secondo bunker é in funzione tutt´ora ed é stato costruito non prima di vent´anni addietro. È di piccole dimensioni e puó, per questo, accogliere circa tremila persone (una buona percentuale della popolazione, direi,dato che la cittá conta 3,5 milioni di abitanti...) ma mi pare di aver capito che ci siano altri rifugi simili sparsi per la cittá. Resta il fatto che i posti sono destinati ai cittadini tedeschi (con buona pace di chi studia e lavora al di fuori del proprio paese...).
Questo rifugio presenta uno stratagemma eccezionale: una parte dell´edificio sotterraneo comprende una stazione del metro: in caso di emergenza enormi porte di acciao si chiudono precludendo l´ingresso alla metropolitana (ovviamente prima viene fatta entrare una certa quantitá di persone..tedesche..) mentre altri cancelli bloccano i binari dopo aver permesso a due treni di entrare nella stazione: questo perché? Per offrire spazio aggiuntivo ai rifugiati. Inoltre sulle pareti si trovano dei bocchettoni per l´aria posti in esatta concomitanza dei finestrini dei vagoni in modo tale da assicurare un ricircolo dell´aria costante.
Dopo questa visita mi sento piú sicuro: piú sicuro che molti tedeschi sopravviveranno. Io, in caso di emergenza, andró a derubare della birra..

1 commento:

Davide ha detto...

Magari trovi un Ned Flanders tedesco che ti ospita rinunciando alla sua vita ... Però anche il saccheggio della birra è una soluzione vincente, in caso di attacco atomico l'alcool può essere una buona distrazione!